Tale of Napoli: la leggenda di Piazza Plebiscito

Piazza Plebiscito Napoli

Una curiosa storia legata alle due statue equestri di Piazza Plebiscito

Tra le tante belle città del Sud Italia non potevo non fermarmi a Napoli.

Una città piena di storia e tradizione e ovviamente anche di leggende che fanno al caso mio :). 

Quella che vi racconterò oggi è legata a piazza del Plebiscito, la più importante della città partenopea, e in particolar modo alle due statue equestri di Antonio Canova.

Vediamo cosa ho scoperto!

La leggenda di Piazza del Plebiscito

Di fronte piazza del Plebiscito possiamo ammirare il Palazzo Reale mentre al centro sorgono le due statue equestri di bronzo che rappresentano Carlo di Borbone e Ferdinando I. Furono fatte realizzare da Antonio Canova per festeggiare il ritorno dei reali borbonici dopo la parentesi napoleonica, tra il 1816 e il 1822.

Passeggiando per questa piazza è molto comune incontrare napoletani e turisti che cercano di attraversare la piazza. Infatti, il gioco vuole che si attraversi, bendati, la piazza partendo dal Palazzo Reale fino a passare tra le due statue equestri per un totale di 170 m.

Bè, provare per credere, non ho visto nessuno che ci sia riuscito, vi troverete a cambiare traiettoria e a girare su voi stessi.

Ma come sarà mai possibile?!

A quanto pare, tutta colpa della Regina Margherita o meglio di una sua maledizione!

La tradizione vuole che una volta al mese la regina concedesse ai suoi prigionieri di attraversare la piazza. Se fossero riusciti a farlo, camminando tra  i due cavalli, si sarebbero guadagnati la libertà. Nessuno ci riuscì mai, a causa della sua maledizione!

In realtà c’è una spiegazione scientifica: prima della costruzione della Basilica Reale la piazza aveva una forma irregolare e ancora oggi c’è una leggera pendenza che causa la deviazione della persona bendata, facendolo girare su se stesso.

Nonostante ciò, ci piace pensare che dietro questo strano evento ci sia una leggenda che ancora oggi attrae turisti e napoletani nella prova del “gioco dei due cavalli”.

E tu? Conosci una storia simile?! Scrivimi qui!

Suggerimenti di viaggio

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