Tale of Lefkada: Saffo e la rupe bianca

Lefkada la storia di Saffo

Quando gli dei ci mettono lo zampino 

Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo amato follemente qualcuno. Alcune volte ci è andata bene e il nostro amore è stato ricambiato, altre volte, ahimè, sono state un vero e proprio fallimento. L’amore non corrisposto è forse una delle sofferenze più tremende che un uomo possa sopportare. Così tremende da spingerci a fare cose estreme. 

Di questa profonda sofferenza ne sa qualcosa Saffo, antica poetessa di Lesbo, che in preda alla disperazione decise di buttarsi giù da una scogliera a Leucade (Lefkada) pur di avere in cambio l’amore del suo Faone.

A raccontarmi questa storia mitologica è Gerasimos, il capitano della Odysseia Daily Cruises (caravella turistica che offre tour acquatici nell’isola) durante la nostra escursione. Arrivati in prossimità della “Rupe Bianca” il capitano ha raccontato a tutto l’equipaggio questa triste leggenda lasciandoci assaporare per un attimo l’incredibile panorama.

La Leggenda di Saffo e della rupe bianca

Secondo la leggenda, a Lesbo, un isolotto greco, vi era un vecchio di nome Faone che di lavoro faceva il traghettatore.

Un giorno, ad attenderlo alla riva, ci fu una giovane e misteriosa donna. Il barcaiolo, gentile e cortese, un po’ incuriosito dalla sconosciuta, si offrì di accompagnarla dove voleva, senza chiederle nulla in cambio. La traversata fu piacevole e Faone si mostrava sempre gentile e premuroso nei confronti della bellissima donna.

Arrivati a destinazione, la misteriosa passeggera gli offrì un unguento, in segno di gratitudine per quel gesto così ospitale. Faone accettò il regalo ma, quando alzò lo sguardo per salutare la donna, questa sparì nel nulla, come un fantasma.

La misteriosa donna era la dea Afrodite (Venere, per i romani) che un giorno decise di fare una passeggiata fra i comuni mortali.

Il barcaiolo incredulo e anche un po’ incuriosito, decise di testare quel dono, spalmandosi l’unguento su tutto il corpo.

Dopo pochissimi minuti Faone ringiovanì. Divenne giovane e bello, anzi, il più bello dell’isola. D’altronde, cosa ci si poteva aspettare dalla dea della bellezza?

Il suo fascino irresistibile fece innamorare molte donne dell’isola, compresa la poetessa Saffo

Inizialmente Faone sembrò ricambiare l’interesse della goffa poetessa. Poi però le sue attenzioni si riversarono altrove.

Saffo era disperata. Amava così tanto Faone che pur di averlo avrebbe fatto qualsiasi cosa. Pregò disperatamente la dea Afrodite affinché riuscisse a far tornare il giovane barcaiolo fra le sue braccia, ma senza successo.

Sola e disperata decise di ricorrere ad un gesto estremo.

Gli antichi greci credevano che per far cessare le pene d’amore, ci fosse un solo un rimedio.

A Leucade (Lefkada) vi era (e c’è ancora oggi, ovviamente) una rupe altissima a picco sul mare. Coloro che soffrivano le pene dell’amore non corrisposto dovevano lanciarsi nel vuoto da quella scogliera. Alcuni credevano che lanciarsi da lì e morire, fosse l’unico rimedio per mettere fine a quell’atroce sofferenza, altri, invece, sostenevano che volando dalla rupe, qualcosa di magico (non si sa cosa) sarebbe accaduto.

Anche Saffo credette nella magia di Afrodite, e un giorno, con le lacrime agli occhi e le preghiere fra le labbra, si gettò dalla rupe bianca sperando fino all’ultimo nel potere della Dea. Senza alcun successo.

Ascoltando questa storia e ammirando la maestosa scogliera dal basso, è inevitabile provare compassione per la povera poetessa Saffo e per il suo cuore infranto.

Alcune volte l’amore sa giocare dei brutti scherzi (specialmente se dietro a questo c’è lo zampino degli dei).

Per fortuna il capitano ha saputo sollevarci il morale! Finita la storia, forse vedendoci un po’ malinconici, ha tirato fuori dal frigo una bella bottiglia di Ouzo, pronta per essere aperta.

In fin dei conti si sà, l’alcol aiuta sulla questioni amorose (peccato che Saffo non abbia utilizzato questa tecnica!).

Suggerimenti di Viaggio

Lefkada è un’isola stupenda, piena di spiagge e luoghi da visitare. Non è molto grande (è lunga 35 km) però vi consiglio di muovervi in auto (o la vostra o in noleggio) per essere più liberi di esplorarla. 

Vi avviso però: le strade sono un po’ tortuose, quindi state molto attenti!

I punti più belli dell’isola sono a nord, nord ovest e sud ovest, quindi sulla costa ovest, per intenderci. Di solito ai turisti viene proposto Nidri come zona d’appoggio perchè è più attrezzata per accogliere i turisti (ma ovviamente è ad est, quindi la macchina diventa necessaria se volete pernottare in questa zona)

Cosa vi consiglio di vedere a Lefkada: ad Aghios Nikitas, la spiaggia di Milos beach. È un incanto! Potete arrivarci in due modi: o col Taxiboat (che è la scelta consigliata), oppure scalando la montagna (che ovviamente è quello che ho fatto io). Per non sbagliare, una volta arrivati ad Anghios Nikitas seguite le freccette direzione “Porto” e non quelle per la spiaggia. 

Bellissimo posto, ve lo consiglio di cuore! 

Dopo Milos beach potete andare a Kathisma, che si trova a 10 km da Anghio Nikitas. È un pezzo di costa attrezzato con tanti lidi bellissimi! 

Visitate porto Katsiki! Una meraviglia divina ???? non crederete ai vostri occhi quando vedrete il colore del mare! Andateci in macchina! C’è parcheggio (gratis) e potete stare quanto volete (l’alternativa è fare le crociere con i battelli organizzati)! 

Vicino a Porto Katsiki c’è un’altra spiaggia meravigliosa, Egremni, ma, dopo un terremoto, è stata distrutta la strada che conduceva fino alla spiaggia (questo almeno fino al 2019, spero di cuore che abbiano sistemato la strada), quindi se proprio volete vederla, vi consiglio di farlo tramite tour in barca. 

Andando verso sud c’è Vasilikis, spiaggia molto quotata se siete amanti del windsurf! Sempre a sud c’è Anghiofili Beach, spiaggia molto bella e più riparata rispetto Vasilikis. Anche qui il problema principale sarà la strada in quanto tortuosa, ripida e stretta!

Se volete concedervi una giornata in barca, dal porto di Nidri, tutti i giorni, partono decide di barche per itinerari differenti. Magari la sera prima scendete sul porto e valutate il tour che vi piace di più.

Se volete mangiare in un posto tranquillo vi consiglio “Seven Island” a Ligia, un localino sul mare che vi consiglio di vedere, soprattutto al tramonto. 

Che dire sulla cucina greca? Io vi consiglierei di mangiare tutto! Dalla Pita alla mussaka, all’insalata allo yogurt. Davvero, tutto buono da leccarsi i baffi!

Spero di esservi stata d’aiuto, se anche tu sei stato a Lefkada e hai una storia o un consiglio da darmi, scrivimi pure nei commenti, sarò felice di leggerlo!

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