Il paese avvolto dalla nebbia
Durante il mio soggiorno in Puglia ho scoperto leggende davvero interessanti, alcune molto simpatiche e bizzarre altre, invece, un po’ tristi e macabre. Oggi vi racconto di Oria, uno splendido paesino pugliese in provincia di Brindisi, avvolto dalla nebbia, che conserva tra le sue mura una tragica leggenda.
Il mio tour per la Puglia continua, oggi sono a Oria, un piccolo borgo situato sull’altopiano salentino settentrionale. Il paese conserva tutte le caratteristiche del tradizionale borgo medievale: un affascinante castello, mura che proteggono il centro storico, edifici bassi, piccole vie e giardini che rendono questo posto una vera e propria cartolina dal passato.
La nascita del paese però risale a molti secoli prima del periodo medievale, intorno al 1200 A.C. quando un gruppo di cretesi, reduci da un naufragio, si spostarono dalle coste ioniche all’entroterra, fondando Hyria, diventata successivamente Oria. Ma non solo, Oria ha visto numerose dominazioni succedersi nei secoli e ognuna di queste ha lasciato qualcosa in eredità al paese, traducendosi nel tempo, in un enorme patrimonio storico-culturale.
Tra le tante cose che ho scoperto in questo piccolo borgo, ce n’è una che ovviamente ha catturato di più di tutte la mia attenzione, la leggenda di Oria Fumosa accompagnata da una nenia che ancora oggi risuona nel paese.
A raccontarmi questa leggenda è Roberta una carissima amica di infanzia che, data la mia visita in Puglia, si è offerta nel farmi da guida per le vie della sua bellissima Oria.
La Leggenda di Oria Fumosa
Oria è conosciuta dai paesi vicini come Oria Fumosa poiché, se vista da lontano, sembra essere completamente inghiottita dalla nebbia.
Questo fenomeno, si dice, essere frutto di una maledizione.
Durante la costruzione delle mura e del castello che tuttora sono visibili e in perfette condizioni, i costruttori del tempo, trovarono innumerevoli difficoltà nella loro impresa. Se si fa attenzione, le mura che abbracciano e proteggono i centro storico del paese, viste dall’alto, disegnano la forma di una foglia di vite, simbolo di resistenza e di speranza. Questo capolavoro architettonico, prima di essere terminato, ha portato i costruttori del tempo a lavorarci giorno e notte. Ogni volta che si alzavano le mura, queste dopo poco crollavano. I costruttori disperati, non potendo più basarsi solo sui loro calcoli, decisero di affidarsi al divino, consultando gli Oracoli. Questi consigliarono ai costruttori un gesto estremo: il sacrificio umano.
Per fare in modo che le mura rimanessero alte e forti bisognava sacrificare una bambina, piccola e pura. Più sarebbe stata piccola la prescelta, più forza avrebbe avuto il suo sacrificio e di conseguenza, più resistenti sarebbero state la mura. Scelsero di sacrificare la bambina più piccola del paese e di bagnare col suo sangue le mura della città. La madre della bambina, ovviamente, si oppose con tutte le sue forze al sacrificio, scappando nelle campagne per difendere la propria bambina. Ma tutto questo fu vano. Un giorno, sotto ad un albero, la bambina venne sottratta alla madre e sacrificata per il bene della città. La madre, disperata e furibonda, scagliò una maledizione “ Così come ora fuma il mio cuore, anche Oria fumerà per sempre”.
Effettivamente, mi dice Roberta, il paese nei mesi più freddi è totalmente inghiottito dalla nebbia. Vista dai paesi vicini lo spettacolo che si presenta è quasi surreale e sinistro.
Tutt’oggi nel paese si ricorda questa vicenda con una nenia che recita:
“ad Oria fumosa citera na carosa ca pi quant’era piccinna si la mentera an pocia”
a Oria fumosa uccisero una bambina che per quanto era piccolina la si poteva mettere in tasca.
Una cantilena un po’ inquietante soprattutto se si pensa che la conoscono benissimo anche i più piccoli. E tu invece, conosci qualcosa di simile? Se la risposta è sì, scrivimela qui!
Suggerimenti di viaggio
Il periodo migliore per visitare Oria è in estate: l’amministrazione organizza diversi eventi e spettacoli per intrattenere e far divertire i turisti. Il più famoso di tutti è il Torneo dei Rioni che si tiene a metà agosto e vede sfidarsi atleti e cavalieri dei quattro quartieri storici in prove medievali per l’assegnazione l’ambito “Palio”.
Il paese vanta bistrot e ristoranti di altissimo livello, perciò non sarà difficile trovare un posto dove mangiare!
Oria conserva una storia millenaria: visitate i vari musei per scoprire tutte le ricchezze del posto.
Visitate la Basilica Cattedrale, la sua Cripta delle Mummie, la porta degli Ebrei e il Castello Aragonese.