Storia e ricetta del dolce Salentino per eccellenza
Durante la mia visita a Lecce ho assaggiato il famoso “Pasticciotto Leccese”, un dolce salentino fatto con pasta frolla e crema pasticcera. Effettivamente non è possibile essere in Salento e non imbattersi in questi invitanti dolci, specialmente al mattino (ed è anche altrettanto impossibile non cadere alla tentazione di mangiarli).
Io, ad esempio, l’ho mangiato da Luigi, un simpatico barista che, oltre ad avermi raccontato la storia della Faccina scolpita sul palazzo, mi ha anche raccontato quella del Pasticciotto Leccese: come nasce, dove e come è diventato il simbolo del Salento.
Inoltre, per non farci mancare proprio nulla, mi ha dato anche la ricetta per poterlo rifare a casa!
La storia
La storia del “Pasticciotto Leccese” inizia a Galatina intorno alla metà del 1700, un comune in Provincia di Lecce, più precisamente nella Pasticceria Ascalone. Luigi mi racconta che il proprietario della pasticceria Ascalone provò a fare un dolce con la pasta frolla e un po’ di crema pasticcera rimasta dalla preparazione di una torta, dando vita a un piccolo “pasticcio”. Dopo averlo preparato e cotto, lo regalò ad un cliente che, lo assaggiò e ne rimase così colpito da richiederne molti altri. Da quel momento in poi per la pasticceria di Galatina fu un crescendo di richieste, tanto che in tutta la zona si iniziò ad imitare il “pasticcio” che negli anni è diventato il simbolo del Salento.
Luigi mi dice che per fare un Pasticciotto di tutto rispetto occorre utilizzare lo strutto e non il burro, in quanto lo strutto dona alla pasta frolla quella friabilità che rende il dolce unico! Aggiunge anche che, negli anni molti pasticceri utilizzarono l’ammoniaca come agente lievitante anche se poi, con l’utilizzo di nuove tecnologie, si è preferito utilizzare il lievito istantaneo per dolci.
La ricetta del pasticciotto
La ricetta che mi ha suggerito Luigi (per un chilo di farina) prevede:
500gr zucchero
500gr strutto
4 uova
1 bustina lievito istantaneo
1 kg farina
Un pizzico di vaniglia.
Dopo aver impastato zucchero e strutto bisogna aggiungere le uova e infine farina e lievito. Una volta amalgamato tutto bisogna stendere la pasta e adagiarla negli stampini ovali (che conferiscono al pasticciotto la forma tradizionale), farcire con la crema, e ricoprire con il secondo strato di pasta frolla. Una spennellata di uovo e via! Pronti per essere infornati per una decina di minuti a 230°.
Bene, questa è la storia del Pasticciotto Leccese, spero ti sia piaciuta! Se anche tu hai una storia da raccontarmi scrivimi qui!