Passeggiata a Venezia, città di racconti, misteri e magie
Sono sul vaporetto che mi porta da Piazzale Roma all’Accademia di Belle Arti, una mia amica studia lì e allora abbiamo deciso di darci appuntamento nelle vicinanze durante la sua pausa pranzo. Venezia è una città che mi ha sempre affascinata. Sin da piccola mi sono chiesta “ma è davvero possibile che esista un posto completamente costruito sull’acqua? Un posto in cui i popoli si sono susseguiti nei secoli facendone una delle città più belle del mondo?”. Ebbene sì… e da grande ho avuto la fortuna di visitarla più e più volte, e non ha deluso le mie aspettative.
Venezia è una città che altro non si può definire che magica!
Arrivo all’Accademia, la mia amica mi aspetta lì e, visto che siamo tutte e due affamate, decidiamo di fermarci in un bacaro (locale veneziano tipico dove fare aperitivo), prendiamo un tramezzino veneziano (qualcosa di mega buonissimo che vi consiglio assolutamente di assaggiare) e decidiamo di passeggiare per le calle.
La Leggenda del ponte “de le Maravegie”
Arriviamo vicino a uno dei tanti ponti che uniscono i canali della città ma questo, mi spiega Giada, ha un nome particolare: si chiama il Ponte de le Maravegie (ponte delle meraviglie). In questo luogo – come in mille altri qui a Venezia – si tramanda da secoli la leggenda d’amore tra la giovane Marina e il suo barcaiolo.
Proprio vicino al ponte viveva una famiglia composta da sette sorelle di cui sei bellissime ed una, Marina, bruttina e sgraziata. Molti bei ragazzi del posto facevano di tutto per ottenere attenzione da una delle sei ragazze ma nessuno prendeva in considerazione la povera Marina.
Tra questi pretendenti c’era un barcaiolo, bello e forte, ma che più frequentava quella casa più si ammalava fin quando non fu più in grado di remare. Nonostante chiese aiuto ai medici più esperti del tempo, nessuno riuscì a trovare una cura alla sua malattia.
Si convinse così che la causa di tutto ciò fosse Marina che non ricevendo le sue attenzioni, gli aveva lanciato un malocchio, piena d’invidia per le sue sorelle tanto belle e per lui che non la prendeva in considerazione.
Il barcaiolo, sempre più convinto che dietro a questa disgrazia ci fosse Marina decise di vendicarsi.
Una sera si diresse verso la casa delle fanciulle e una volta arrivato al ponte, vide dalla finestra Marina inginocchiata davanti al crocefisso che pregava. E sollevando gli occhi al cielo si accorse che c’erano sei stelle luminose precedute da una settima, più piccola e fioca. Subito dopo le sei stelle scomparvero e rimase la settima che diventava sempre più splendente.
Il barcaiolo, allora entrò in casa, corse su per le scale e andò da Marina per interrogarla. Fu allora che la ragazza confessò il suo amore per lui e gli spiegò che stava pregando Dio di prendere lei al suo posto. Colpito dalla bellezza delle sue parole, il ragazzo dimenticò ogni brama di vendetta e si innamorò di lei.
Grazie alla forza dell’amore per Marina, il barcaiolo riprese le sue forze e guarì vincendo la regata.
I due si sposarono e vissero in felicità la loro storia d’amore per sessantotto anni.
Da allora il ponte dal quale lui vide quelle meravigliose stelle venne chiamato ponte de le Maravegie.
Questa è una delle tante storie d’amore che si tramandano tra le calli di Venezia, città che conserva leggende, miti e segreti da secoli, chissà la prossima volta ve ne racconterò un’altra. Intanto vado a gustarmi un altro tramezzino questa volta accompagnato da un buon spritz al Select!
Suggerimenti di viaggio
Se volete scoprire una Venezia fuori dai soliti percorsi turistici vi consiglio di visitare il Ghetto Ebraico, non tutti lo sanno ma è proprio qui che è nato il primo ghetto al mondo. Di solito non è molto affollato, come le principali piazze della città, e si respira decisamente un’aria autentica dove si ha anche la possibilità di provare del cibo kasher.
Se volete sentirvi giovani, ritornate verso Campo Santa Margherita, piazza dove si ritrovano gli studenti universitari, che pullula di locali dove poter “aperitivare” con il tipico spritz al Select o con un’ombra di vino accompagnato dai cichéti(ricordatevi che in Veneto sono dei maestri dell’aperitivo), ma quello che vi consiglio di provare assolutamente è il baccalà mantecato, vi racconterò la sua origine e la ricetta la prossima volta 🙂
Tralasciando per un momento la questione cibo, vi consiglio di proseguire verso la zona Fondamenta delle Zattere, mentre siete per strada fermatevi allo squero di San trovaso dove si costruiscono e si riparano le gondole.
Una volta arrivati alla fermata Zattere prendete il primo vaporetto che passa da lì con direzione Giudecca, il viaggio è brevissimo, scendete alla fermata Palanca ed è qui che atterrerete sull’isola Giudecca, posto dove vivono solo i veneziani, qui sarete lontani dal rumore e dalla folla e riuscirete a trovare degli angoli tranquilli dove potersi godere il panorama della città di Venezia da un lato e dall’altro gli scorci della laguna.
Se anche tu hai una storia come questa del ponte “de le Maravegie” e vuoi raccontarmela, scrivimi qui!